La carne bovina è un tipo di carne assolutamente pregiato, il quale comprende una varietà di sapori e di tagli davvero molto vasta.
Le carni bovine sono note come “carni rosse”, proprio perché hanno una tonalità di colore molto accesa ed una consistenza notevole, anche se vi sono delle differenze significative tra le varietà più diffuse, ovvero manzo, bue, vitello e vitellone.
I nutrizionisti sono concordi nel sostenere che per seguire una dieta equilibrata bisogna necessariamente ritagliare degli spazi alla carne bovina, tutte le settimane.
La carne bovina è infatti un alimento molto pregiato soprattutto per il suo preziosissimo apporto di ferro, un elemento fondamentale per l’organismo. Importante è anche l’apporto di lipidi, ragion per cui chi ha la necessità di perdere peso deve evitare gli eccessi.
Oltre alla vasta gamma di tagli, la carne bovina si caratterizza per le molteplici cotture con cui può essere preparata: dall’arrosto alla frittura, dalla classica bistecca alla carne ai ferri.
Ecco alcuni utili suggerimenti per riconoscere e scegliere i vari tagli di carne bovina e per conservare e preparare questo alimento in modo impeccabile.
COTTURA DELLA CARNE BOVINA
Le modalità di cottura della carne sono davvero tantissime, al punto che si fa fatica ed elencarle tutte.
Va detto, però, che alcuni tagli di carne si prestano in modo ottimale a determinati tipi di cottura, sia dal punto di vista del gusto che della consistenza del prodotto finale.
L’arrosto, una delle tipologie di cottura più diffuse in assoluto, ed è ideale per vari tipi di carne, come ad esempio la fesa, il fesone, la noce, il girello, il muscolo, mentre la tipica “carne ai ferri” si può preparare con costata, fesa, scamone, filetto, roast-beef e noce.
La frittura è perfetta per costoletta, fesa, noce e girello, mentre la tipica “bistecca” corrisponde in genere a filetto, noce, fesa e controfiletto.
Per preparare le scaloppine, un tipo di carne molto diffuso in Italia, l’ideale è utilizzare sottofesa o fesone, mentre per le carni lesse, leggere e povere di grassi, si scelgono il biancostato, il geretto ed il campanello.
La tagliata si prepara con noce e fesa, mentre gli intramontabili hamburger si preparano macinando del fesone.
Altre tipologie di cottura meno diffuse sono il brasato, perfetto con campanello, pesce e geretto, e l’umido, ideale con campanello, girello, collo, reale e pancia.
Queste sono soltanto le principali tipologie di cottura: molte ricette, infatti, prevedono delle tecniche particolari, specifiche per determinati tagli, come nel caso del celebre ossobuco alla milanese
CONSERVAZIONE DELLA CARNE BOVINA
Per consumare esclusivamente carne di qualità è fondamentale conservarla sempre in modo ottimale, trattandosi di un alimento che deperisce in fretta. Ecco alcuni utili consigli per mantenere la carne sempre impeccabile.
Ovviamente, la carne va conservata in frigo, e dal momento dell’acquisto fino all’inserimento nel frigorifero di casa si deve evitare di far trascorrere molto tempo.
Il frigo, ad ogni modo, va bene solo se si conta di consumare la carne nel giro di pochi giorni; per conservazioni più lunghe, al contrario, è indispensabile che la carne venga surgelata in freezer.
Prima di essere inserita in freezer, la carne va opportunamente trattata: l’ideale è, anzitutto, tagliarla in piccoli pezzi, piuttosto che conservarla in un grande blocco, dopo averla frollata e dopo aver eliminato le parti grasse.
Una volta pronta al congelamento, la carne va completamente avvolta con dell’alluminio e posta così all’interno del freezer.
Alcune accortezze sono necessarie, inoltre, nello scongelamento: questa operazione deve avvenire in modo del tutto naturale, dunque può richiedere fino ad alcune ore.
Bisogna evitare di accelerare il processo di scongelamento mettendo la carne sotto l’acqua corrente, oppure esponendola a fonti di calore: in questo modo si rischia seriamente di comprometterne il gusto e la qualità